Robot School

Sperimentazioni

Making e Robotica come mediatori sociali nei BES

Robotica e inclusione

Attraverso lo studio, lo sviluppo e l’applicazione di nuove metodologie e tecnologie, la nostra rete, In collaborazione con il CNR di Messina, sperimenterà dei protocolli di Digital Therapeutics, con serious games, social robot e sistemi intelligenti per il neurosviluppo e la promozione della salute in ambito scolastico.

serious games ed i social robot si prestano a motivare e rafforzare l’interpretazione del mondo fisico. Agiscono da rinforzo intrinseco per l’apprendimento. Stimolano l’applicazione creativa di conoscenze apprese in ambienti diversi. Migliorano il trasferimento e la generalizzazione delle competenze, consentendo di limitare gli effetti delle difficoltà sociali, comunicative, emotive, attentive, motorie, cognitive e sensoriali.

Una ricerca dell’Università di Yale ha scoperto che i bambini a contatto con un robot autonomo, che cattura subito il loro interesse e crea un canale di comunicazione diretta con loro, migliorano il comportamento sociale verso se stessi e verso gli altri. 

Nelle nostre scuole sono presenti tanti bambini con BES, che spesso hanno difficoltà di apprendimento, difficoltà a concentrarsi e a rispondere alle aperture sociali. 

Un robot come Nao o Pepper diventa un prezioso strumento perché non tradisce emozioni e non cambia espressione vocale o facciale. Inoltre, per quanto riguarda Pepper, grazie alla presenza di un tablet, dà valore aggiunto all’interazione in virtù dei contenuti multimediali che permette di veicolare. 

In particolare l’interazione tra un bambino che soffre di disturbi dello spettro autistico e NAO ha portato a dei risultati inimmaginabili.  L’androide, essendo prevedibile e coerente, riesce a dare sicurezza e fiducia al piccolo e in questo modo diviene capace di comunicare in modo più chiaro.

L’approccio metodologico proposto dal nostro progetto è di tipo laboratoriale, incentrato sul lavoro di gruppo e sulla didattica ludica che rappresentano potenti mezzi di apprendimento, di sviluppo del pensiero critico e delle competenze rivolte alla risoluzione di problemi in cui i bambini e i ragazzi diventano soggetti attivi nella “costruzione” della propria conoscenza.

 

Il Making, la robotica educativa e la domotica diventano così il modo per creare un ambiente di apprendimento innovativo, creativo, divertente e altamente inclusivo, facilitando anche il processo di apprendimento di bambini con Bisogni Educativi Speciali o per superare le barriere alla socializzazione tipiche dei bambini con Disturbo dello spettro autistico.

La tecnologia è un elemento abilitante e attrattivo per tutti i bambini, sia normotipi che con autismo o altre disabilità. Un robot può essere un mediatore sociale tra i bambini, un ponte che favorisce l’inclusione attraverso lo svolgimento di attività e l’interazione personale.

Ultimo aggiornamento

6 Marzo 2021, 16:05